|
Nella nostra bella Repubblica e nel ricco territorio della Romagna, ci sono numerosi parchi dove poter trascorrere momenti piacevoli e passeggiare con il nostro cane.
Quali sono i comportamenti da tenere per far sì che questa passeggiata sia piacevole per tutti?
Il parco infatti è a disposizione anche di altri cani, bambini, ciclisti e via dicendo: tutti quanti devono poter godere di questi spazi pubblici, senza recare fastidio a nessuno!
Ecco qualche accorgimento e qualche consiglio affinché la nostra libertà non limiti quella degli altri.
1. RACCOGLIERE LE DEIEZIONI. Prima di partire per la passeggiata è necessario ricordarsi di prendere con sé un sacchettino (legatene sempre qualcuno al guinzaglio, così non vi dimenticate!): anche se il cane è di taglia piccolissima e quindi “produce” piccole deiezioni, un proprietario responsabile le raccoglie! Non importa quanta ce n’è, se la pesti con la scarpa! (A questo link potete trovare un video che spiega come raccogliere la pupù in pochi secondi senza correre il rischio di sporcarsi https://www.youtube.com/watch?v=3Rxp_AsHWz8
Quando siete a spasso con il vostro cane non giratevi dall’altra parte perché potrebbe farla alle vostre spalle! Nelle aree recintate a disposizione per i cani (le aree di sgambamento) spesso i proprietari sono distratti a chiacchierare e dimenticano di osservare il proprio animale, abbandonando troppo frequentemente le loro feci.
2. RISPETTARE LE NORMATIVE VIGENTI. Nei parchi pubblici è vietato lasciare liberi i cani: disobbedire a questa regola può causare grandi disagi non solo alle persone che ne hanno paura, ma soprattutto agli animali che sono al guinzaglio. Quando il cane è legato ha una limitata libertà di azione e lo spazio a suo disposizione è notevolmente ridotto. Questo fa sì che non possa comunicare liberamente con un suo conspecifico: nel caso volesse giocare si sentirebbe frustrato a non poter correre come vorrebbe, nel caso ne avesse paura non avrebbe la possibilità di evitare l’interazione. Un cane libero può scegliere se interagire con un altro (modulando di conseguenza velocità e direzione dell’avvicinamento che sono elementi essenziali nella loro comunicazione), ma se è tenuto al guinzaglio il più delle volte sarà costretto a subire questa interazione.
Ogni essere vivente ha una “distanza sociale”: a seconda del tipo di relazione che due cani hanno, questi saranno più o meno vicini. Se sono famigliari la loro distanza sarà minima (zona intima), se sono buoni conoscenti e confidenti sarà media (zona individuale), se non si conoscono sarà molto più ampia (distanza pubblica). Ricordatevelo quando siete al guinzaglio col vostro amico e prestate molta attenzione alle “distanze sociali”: se un perfetto sconosciuto invade lo spazio intimo e personale del vostro cane, magari con prepotenza e tirando al guinzaglio, quali emozioni nasceranno? Potrebbe sentirsi preoccupato e intimorito, potrebbe considerare chi si avvicina come una minaccia a sé o a voi: quale potrebbe essere la sua reazione? L’aggressività in primis che si manifesta con abbai prolungati e tentativi di allontanarsi tirando al guinzaglio!
3. USARE STRUMENTI ADEGUATI. Nella maggior parte dei casi, quando andiamo al parco non siamo soli: si incontrano di frequente altri cani, bambini in bicicletta e sportivi che corrono. L’uso del guinzaglio allungabile (il flexi) rischia di creare situazioni di pericolo, soprattutto se il proprietario che lo conduce si distrae. Per legge è bene ricordare che nei luoghi pubblici è vietato utilizzare guinzagli di lunghezza superiore a 1,50 metri. E’ inoltre obbligatorio avere con sé la museruola che il cane deve indossare nel caso fosse richiesto dalle Autorità competenti sul territorio.
Poche norme, queste, che se ben rispettate migliorano la qualità della vita di tutti coloro che frequentano il Parco!
|
|