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Quanto costa un cane?
Quando si decide di far entrare nella nostra famiglia un nuovo amico a 4 zampe, troppo spesso non si hanno le idee chiare su quanto potrebbe ammontare la spesa per l’acquisto e il suo mantenimento.
Erroneamente si pensa che l’unica spesa riguardi il caso in cui si decida di acquistare un cane di razza e che per risparmiare basti recarsi in canile, dove i cani “li regalano”.
Vediamo di fare un po’ di chiarezza!
1. La prima spesa, se si sceglie un cane di razza, sta nell’acquisto. Ma qual è la cifra adeguata per un cucciolo? La cifra varia da razza a razza ma solitamente non può essere inferiore ai 700-1000 euro: questa cifra ripaga l’allevatore serio e affidabile delle spese sostenute (alimentazione specifica per cagna in gravidanza-allattamento e per lo svezzamento dei cuccioli, cure veterinarie specifiche per la gravidanza come ecografia e test, microchip e le prime due dosi di vaccino di tutti i cuccioli, il mantenimento della struttura adibita a parto, iscrizione all’Enci…)
“All’acquisto del mio cucciolo l’allevatore mi ha fatto un sconto perché non ho voluto il pedigree, tanto non devo fare le gare”: sfatiamo una volta per tutte questa farsa! Il pedigree non è altro che il “documento di identità” del cane che l’allevatore deve richiedere entro 25 giorni dalla nascita dei piccoli, proprio per togliere ogni dubbio su chi siano i reali genitori e, di conseguenza, tutta la genealogia del cane sino alla quarta generazione. Il costo di questo documento non supera le 50€ e non è necessario solo per fare le competizioni quanto per tutelare la selezione della razza che abbiamo scelto di acquistare! Se un allevatore non vi fornisce il pedigree o vi chiede un extra vi sta truffando: solo il pedigree assicura l’appartenenza ad una data razza!
2. All’arrivo del cucciolo è necessario acquistare una serie di articoli: cibo, ciotole, cuccia, qualche gioco, strumenti per la passeggiata (collare o pettorina? Guinzaglio corto o lungo?), spazzole, ossetti da mordicchiare. Inoltre potrebbe essere necessario comprare un box o un cancellino per evitare che il cucciolo si faccia male o provochi danni in nostra assenza; un trasportino per tutelare la sua sicurezza nei viaggi in auto. Sul mercato c’è un’ampia varietà e si trovano tutti i prezzi che però quasi sempre corrispondono alla qualità del prodotto stesso. Per esempio, esistono tanti tipi di crocchette ma è indubbio che un prodotto a basso costo sarà scandente, provocando diversi disturbi (otiti, dermatiti, dissenteria, cistiti, cattivo odore ma anche irritabilità e irrequietezza). Anche la dieta casalinga, se adeguata alle esigenze nutrizionali del vostro animale, non risulterà più economica di un mangime di buona qualità. Il prezzo di questi articoli varia anche in base alla taglia del cane: tutto ciò che è dedicato ai cani di taglia da medio grande a gigante costa di più!
3. Il veterinario: nella vivissima speranza che il cane goda di buona salute per tutta la sua vita, ogni anno è comunque bene fare una visita per monitorare lo stato di salute. In ogni caso una volta l’anno è necessario vaccinarlo (o fare le titolazioni anticorpali), una volta al mese somministrare i prodotti specifici per prevenire infestazioni di pulci e zecche e quelli per ridurre il rischio di contrarre leishmania e filaria. Spesso è necessario effettuare periodicamente l’analisi delle feci per eventuali parassiti intestinali. Alcune razze sono predisposte a dermatiti, otiti, problemi dentali e oculari in modo ricorrente e si rende necessario l’acquisto di farmaci. Un cane anziano ha esigenze particolari e potrebbero aumentare le visite veterinarie e l’acquisto di accessori per garantirgli una vecchiaia serena. Bisogna anche tenere in considerazione che il cane può farsi male (una zuffa, un taglio sotto il polpastrello mentre cammina, una contrattura) o soffrire di patologie particolari (dalle allergie che vi richiederanno cure specifiche, alla necessità di doverlo operare per prevenire problemi articolari o salvargli la vita)
4. Il toelettatore. Alcune razze richiedono periodiche sedute dal professionista per tagliare il pelo (esempio, il barboncino) e le unghie, pettinarlo per prevenire che il mantello si infeltrisca divenendo un maleodorante ricettacolo di parassiti e di tutto ciò che incontra durante le passeggiate e che impedisce alla pelle di respirare e di distendersi. Ma anche le razze più rustiche hanno bisogno di periodiche sedute dal toelettatore, soprattutto nei periodi di muta se vivono in casa con noi. Il prezzo varia a seconda della taglia e della tipologia del mantello dell’animale.
5. E se il cane ha problemi di comportamento (pipì in casa, buche in giardino, tirare al guinzaglio, abbai eccessivi, aggressività)? Se avete necessità -o il desiderio- di una figura professionale che vi aiuti nell’educazione e nell’istruzione del vostro cane? Anche gli educatori cinofili hanno un costo che dipende dalla loro professionalità ed esperienza: non tutti i cani potrebbero manifestare problematiche tali da rendere necessario il loro intervento ma partire con la zampa giusta potrebbe mettervi al riparo da futuri problemi gestionali!
Questi elencati, sono solo alcuni degli aspetti che vanno tenuti in considerazione nel momento in cui si decide di fare entrare un cane nella nostra vita:
“si diventa per sempre responsabili di ciò che si addomestica”
parafrasando un noto passaggio del libro Il piccolo principe.
Concludendo, l’impegno economico che più ci condizionerà non è l’acquisto iniziale quanto il mantenimento per tutta la sua vita!
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